Coronavirus, ecco come cambia il mercato immobiliare

Il giornalista Maurizio Scandurra e l’esperta del settore Kety Boldrini ragionano a due voci sugli effetti di ricaduta sul mattone scatenati dalla pandemia


Agenpress. “Il nuovo mondo è già iniziato. In solo un mese e mezzo, la media dei prezzi di mercato ha iniziato a subire oscillazioni al ribasso anche già sulle inserzioni dei più noti portali di compravendita immobiliare, muovendosi in percentuali comprese tra l’8 e il 10%. Logico prevedere quella che si configura già come una riduzione dei volumi del mercato”. Lo afferma Maurizio Scandurra nella sua opinione quotidiana ad Agenpress. Gli fa eco Kety Boldrini, piemontese, laureata in Economia e Commercio, Consulente Tecnico del Giudice, affermata immobiliarista con esperienza ventennale in materia di compravendita di aziende e residenze private, gestione e tutela del patrimonio.

“Sicuramente c’è già una parte di popolazione che fatica a sbarcare il lunario a fine mese, titolare solo della proprietà dell’immobile in cui vive, per la quale è molto probabile, data la contingenza in atto, che si riveli necessaria la vendita del bene a fini di immediato realizzo per chiudere la partita con le banche e godersi gli ultimi anni senza pensieri”, esordisce la professionista, da sempre studiosa attenta e stimata dei fenomeni del cambiamento in atto nel mercato degli immobili civili e industriali.

“Vi sono poi coloro – rileva con attenzione la Boldrini – che negli anni d’oro, grazie a risparmi e liquidazioni, hanno acquistato immobili da investimento e reddito, chiamati ora a dover fare i con la crisi nella regolarità della corresponsione dei canoni di locazione da parte dei propri inquilini, onde evitare lungaggini giudiziarie che rischiano soltanto alla fine di produrre costi e perdite ulteriori. Tempi duri per gli impresari edili, i quali dovranno rivedere le politiche di prezzo in un’ottica al ribasso per terminare i cantieri e realizzare mediante vendite rapide per poter andare avanti e restare a galla, onde evitare di rimetterci ulteriormente”.

Per poi chiosare: “Va in ultima analisi considerato anche un effetto positivo: la riscoperta del piacere di vivere così a lungo la casa cui la pandemia ci ha abituato, sotto il profilo psicologico determina una rivalutazione del bene in termini di percezione, portando le persone a investire in ristrutturazioni abbordabili e migliorative che trasformano l’ambiente redistribuendo gli spazi rivisti e ottimizzati in un luogo globalmente sempre più capace di accogliere e rispondere al meglio alle esigenze degli inquilini. Vista anche l’ultima frontiera dello smart working che potrebbe accompagnare l’uscita dal tunnel anche per molti mesi, stabilizzandosi in parte e divenendo un fatto ormai acquisito anche per la vita di domani”.

Un 2020 pieno di 'Bonus'

Bonus ristrutturazioni 2020

Il bonus ristrutturazioni è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2020. Il beneficio per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio consiste nella detrazione del 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato.

L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:

• proprietari o nudi proprietari;

• titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);

locatari o comodatari;

• soci di cooperative divise e indivise;

• imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;

• soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

• il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);

• il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;

• il componente dell’unione civile (la legge n.76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);

•il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Ecobonus 2020

L’ecobonus è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2020. Il beneficio consiste nelle detrazioni per gli interventi di risparmio energetico con aliquote diverse a seconda della tipologia di lavori effettuati.

La detrazione del 50% è prevista per questa tipologia di interventi:

• schermatura solare;

• caldaie a biomassa;

• interventi relativi alla sostituzione di finestre e infissi;

caldaie a condensazione (se in classe A; la detrazione sale al 65% se sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VII).

La detrazione del 65% è prevista per questa tipologia di interventi:

• coibentazione dell’involucro opaco;

• pompe di calore;

• sistemi di building automation;

• collettori solari per produzione di acqua calda;

• scalda acqua a pompa di calore;

• generatori ibridi.

La detrazione del 70 o 75% è prevista per gli interventi di tipo condominiale, per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con un limite di spesa di 40mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. La detrazione sale all’80% nel caso di interventi di risparmio energetico eseguiti sugli edifici che implicano anche una riduzione del rischio sismico.

Bonus mobili 2020

Il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2020. Il beneficio consiste nella detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A+ (A per i forni).

Gli acquisti devono essere finalizzati ad arredare un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione. Di conseguenza, per ottenere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

Per ottenere la detrazione bisogna indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

Bonus verde 2020

Il bonus verde è stato prorogato con il Milleproroghe. Il beneficio consiste nella detrazione fiscale del 36% per le spese sostenute per i lavori di sistemazione a verde degli edifici esistenti, comprese coperture e giardini pensili.

Bonus facciate 2020

Il bonus facciate è stato invece introdotto dalla legge di Bilancio 2020. Il beneficio consiste in una detrazione fiscale per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici.